28 luglio 2008

Volare con la mente


Myanmar, Mingun, monaca che fuma il cheerot

E mentre già penso alla prossima partenza, con la mente mi altaleno avanti e indietro, proiettando al futuro gli odori, le sensazioni , i colori già passati, vissuti e conosciuti.
Le nuove esperienze che ci aspettano non sono altro che la continuazione di quelle vecchie. E quando saremo là, sarà come non essersene mai andati, sarà come ritrovare la stessa polvere sui piedi, lo stesso peso sulle spalle, la stessa strada davanti, affollata di gente, di urla, di risate, di pianti. La vita è tutta per strada, senza paraventi, senza che nulla si possa nascondere. E tutta la ritrovi nei volti della gente, non lisciati dai lifting o dalle creme che ci imbalsamano come mummie. Camminare lungo le strade fangose per la pioggia o polverose di sabbia è un pò come entrare nella vita delle persone. Girando la testa da una parte o dall'altra, scopri ora una nonna che culla il nipote su una amaca di corda, ora due bimbi davanti ad un tv, ora una donna piegata sulla chola a cucinare la cena. Che si mangia? Riso e daal...

Tanto per spiegare la foto... in realtà io volevo parlare dei cheroot, i sigari birmani a base di foglie essiccate, frutta, spezie e poco tabacco che si fumano soprattutto nelle zone rurali. Volevo parlarne, ma poi il discorso mi è scivolato altrove!

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